Al di sopra di ogni idea, di ogni egoismo, l'uomo ha una coscienza, bella, chiara, limpida che guarda verso il suo prossimo.
Questa coscienza ci dice, oggi più che mai, che dobbiamo aiutare, che dobbiamo contribuire con il nostro aiuto, anche se modesto, a fronteggiare le necessità di chi oggi ha bisogno.
In tutta Italia, ed anche a Parma (quindi di riflesso nei suoi comuni) c'è bisogno di sangue, bisogno di donatori: ci sono persone che soffrono in un letto d'ospedale e che con un po’ di sangue potrebbero vedere migliorata la propria salute e ritrovare fiducia nel futuro.
Io dono per questo, lo sono un DONATORE.
lo dono il sangue perché c'è qualcuno ora che ne ha bisogno, qualcuno che non sta passando il tempo con le persone a cui vuole bene, che non sta correndo, che non sta vedendo crescere i propri figli, che non sta ridendo o peggio ancora non sta nemmeno sognando tanto trova inutile farlo viste le sue condizioni.
Sono parole queste che possono dire poco, ma se si leggono lentamente senza farsi distrarre dalla vita frenetica e dall'ansia che ci ruba il tempo, ci accorgiamo che hanno un’importanza che supera ogni limite. Ci rendiamo conto che ogni persona dal giovane all'adulto, dall'uomo alla donna, dall'imprenditore all'impiegato, dal basso all'alto, da io che sto leggendo alla persona seduta accanto a me, può partecipare, diventare parte viva e risolutiva di difficili ed anche tragici problemi della vita.
Sentirsi partecipi di questo è bello, estremamente bello, è umano, è essere donatore di sangue.
Donare il sangue infatti è donare vita.
Per quanto l'uomo, dalla sua comparsa sulla terra in poi, sia riuscito in imprese quasi impossibili, non è tuttavia mai riuscito a ricreare quella piccola goccia di colore rosso, il sangue, in grado di dare la vita. Per questo donare significa veramente prendere parte attiva al ciclo della vita.
